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domenica 23 giugno 2013

Fagioloni e patate con pesto di sedano

Taccole, piattoni o fagioloni? Cosa vi viene in mente? 
Come taccole conosco quei baccelli che assomigliano a dei baccelli di piselli ma piatti, sottilissimi, con dei minuscoli piselli all'interno che li vedi in trasparenza e li senti al tatto, ho avuto sempre l'idea che fossero dei piselli sottovuoto! La prima volta li ho mangiati quando vivevo e lavoravo a Milano, li trovavo normalmente al supermercato e poi mi è capitato di vederli, di mangiarli o cucinarli quando sono andata in altre parti del mondo. Dalle mie parti, nelle Marche e sopratutto a Porto Recanati, non li ho mai nemmeno visti. Ma io vi voglio parlare di altre taccole che nel maceratese chiamiamo fagioloni o piattoni. Ho scoperto da poco che vengono chiamati anche taccole e la zona di produzione principale, fin da tempi remoti, è la Valdaso in provincia di Ascoli Piceno.
A parte tutto li chiamerò fagioloni, in casa li conosciamo da sempre con questo nome ed era una delle preparazioni, in quantità industriali, che mamma cucinava. Li faceva in umido con una base di sedano, carote e cipolle a pezzi abbastanza grandi, il pomodoro fresco a dadi, aglio e rosmarino e li faceva cuocere per lungo tempo. Era uno di quei piatti che non amavo, proprio non mi piacevano, mi piaceva sentirne l'odore quando arrivavo a casa dalla scuola ma quello che riuscivo a fare era mangiare 2 fagioloni di numero e inzuppare il pane nel sugo di cottura. Non mi piaceva la consistenza dei fagioloni ma sopratutto non mi sono mai piaciute le verdure come sedano e carote tagliate troppo grandi, nemmeno nel minestrone. E come succede che nella vita cambiano le cose e anche i gusti devo dire che ora mi piacciono e mi diverto anche cucinarli. In questi giorni ho anche preparato un piccolo minestrone che ho mangiato tiepido ed era molto buono!
I fagioloni sono dei fagioli piatti e larghi e si trovano anche abbastanza lunghi, ruvidi esternamente, facili da pulire, basta eliminare l'estremità più dura, quella alla quale era attaccata alla pianta
Questa preparazione è semplice ma saporita, ma…dopo averla preparata e mangiata mi è venuto in mente che avrei potuto aggiungere delle alici sottosale lavate e tritate finemente facendole sciogliere nell'olio con l'aglio tritato prima di iniziare la cottura delle patate…idea per la prossima volta o che potete sperimentare! 
Ingredienti
600 gr di fagioloni
350 gr di patate piccole tagliate a metà o intere se piccole
1 cipollotto fresco o 1 cipolla bianca
2 coste di sedano
un mazzetto aromatico con rosmarino, timo e origano
6 spicchi d'aglio fresco
brodo vegetale o acqua
olio EVO
2 cucchiai di pesto preparato con le foglie di sedano e un bel mazzetto di prezzemolo
pepe nero
sale
In una larga casseruola fai insaporire, per 5/6 minuti su fuoco medio, le patate con un poco d'olio, le cipolle a fette non troppo sottili, gli spicchi d'aglio, il mazzetto aromatico, mescola spesso in modo che la cottura sia uniforme
Aggiungi i fagioloni interi se sono piccoli, come nel mio caso, e il sedano tagliato a losanghe, mescola, aggiungi 2 dl di brodo caldo o acqua
Unisci una presa di sale e una macinata di pepe nero, copri e lascia cuocere per una decina di minuti, il tempo dipende dalla grandezza dei fagioloni. Se dovesse asciugare troppo aggiungi ancora del brodo o acqua se necessario per terminare la cottura e se ti piace più brodoso
Completa aggiungendo il pesto o abbondante prezzemolo e foglie di sedano tritati. Impiatta, puoi accompagnare con delle fettine di pane di segale o puoi servirli come contorno o con del riso Basmati e…
Buon Appetito!


















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